Movistar, Unzué sulla convivenza tra Quintana e Landa: “Non abbiamo ancora pensato ai calendari”
Fervono già i preparativi per la stagione 2018 in casa Movistar. Complice l’arrivo di Mikel Landa, l’ambiente delle due ruote ha già iniziato a speculare sui ruoli che andranno a ricoprire i capitani alla corte di Eusebio Unzué. Da una parte il basco approda nel team spagnolo con i favori derivati dalle grandi prestazioni offerte in salita al Giro e al Tour e dall’altra il colombiano deve recuperare credibilità dopo una stagione conclusa con un pugno di mosche nelle mani. Al fine di fare un po’ di luce sulla situazione, il portale spagnolo Ciclo21 ha intervistato la persona più idonea per portare a termine l’obiettivo: Eusebio Unzué.
Il team manager della compagine iberica ha riservato parole dolci per il nuovo acquisto, incensando le capacità mostrate nelle ultime stagioni. “Lavoreremo per il consolidamento di Landa – esordisce Unzué – Nel 2015 lo abbiamo visto fare un grande passo al Giro, dimostrando di essere il più forte della gara. L’anno scorso lo abbiamo visto molto bene per tutto l’anno. Quest’anno, dopo un impressionante Giro dove la sfortuna lo ha privato della possibilità di lottare per la classifica, ha corso un grande Tour de France nonostante il ruolo di gregario, in cui ha mostrato le sue abilità di scalatore e ha rivelato le sue buone doti contro il tempo”, ripercorrendo le tappe che lo hanno portato ad essere riconosciuto come uno fra i migliori interpreti quando la strada sale.
Interrogato circa la stesura dei calendari per la prossima stagione, il team manager spagnolo ha dichiarato di non essere ancora preparato. Ciononostante ha sottolineato che saranno stilati considerando i mezzi dei singoli corridori e per il bene dell’intera squadra. “Non abbiamo ancora pensato ai calendari – fa sapere il sessantaduenne – Quando la stagione finirà e conosceremo i percorsi di ogni Grande Giro, ci consulteremo. Siamo sempre stati molto rispettosi dei nostri leader e quando qualcuno si dimostra più forte abbiamo valutato e preso atto dello stato di forma di ciascuno. Vogliamo rispettare i nostri leader, ma dobbiamo rispettare anche gli interessi della squadra”, precisando che l’assegnazione degli obiettivi stagionali e dei ruoli in squadra va anche in base a una questione che si fonda sul merito.
Ciò che traspare dalle parole di Unzué è che né Mikel Landa né Nairo Quintana sono sicuri di quale Grande Giro correranno da capitano e se conviveranno in squadra nella medesima corsa di tre settimane. Per vincere i dubbi e cercare di imporsi sulla scena mediatica Nairo Quintana ha twittato di essere già concentrato per il Tour de France 2018. La presenza del colombiano al Tour rappresenta uno scenario più che verosimile ma non è certo che correrà in Francia da capitano unico. Il suo team manager ha risposto alla provocazione del vincitore del Giro d’Italia 2014 sentenziando che “Landa è capace di combattere per qualsiasi obiettivo”. D’altro canto pare improbabile che il basco abbia accettato di correre per una squadra già coperta in quanto a corridori di spicco come la Movistar senza avere garanzie sul suo ruolo all’interno del team e su quali gare potrà affrontare con i gradi di capitano. Il risultato che può emergere dalle intenzioni e dalla strategia comunicativa di Eusebio Unzué è la competizione interna e la motivazione da parte di tutti i galli del suo pollaio, sfruttando la fiamma del riscatto per Quintana e la forza dell’ambizione per Landa, al fine di avere a disposizione due campioni pronti a dare il meglio per coronare i propri sogni.
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